Scopri quali sono i segnali da tenere d’occhio per capire se la tua relazione è in pericolo e cosa fare per salvarla
Non è per nulla facile chiudere una relazione, molti infatti hanno la tendenza a rimanerci invischiati anche quando invece sarebbe meglio metterci una pietra sopra. Sapete perché? Beh, esistono un sacco di ragioni perché ogni relazione è diversa dall’altra ad esempio alcuni hanno paura di restare da soli mentre altri pensano di aver investito tanto tempo e sforzo nella relazione e non vogliono buttare tutto al vento. Ma convincersi che è giusto che le cose rimangano così e che tutto sta andando bene non è affatto la cosa giusta da fare. Capire quando una relazione non va e deve quindi finire non è facile perché siamo troppo coinvolti in prima persona ma ci sono dei campanelli d’allarme che dovremmo provare ad ascoltare.
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Lo psicologo John Gottman, docente presso l’Università di Washington, ha infatti messo in luce alcuni segnali precisi che possono darci una mano a capire quando una relazione ha le ore contate. Il dottor Gottman ha identificato quattro stili di comunicazione negativi (1) che lui chiama “i quattro cavalieri dell’Apocalisse” che, come ben si intuisce dal nome, portano all’Apocalisse cioè alla fine della relazione. Ma quali sono? Sono la critica, il disprezzo, il mettersi sulla difensiva e la chiusura emotiva cioè ostruzionismo. Se li noti in te stesso o in te stessa o nella tua coppia forse sarebbe meglio fare qualcosa e correre subito ai ripari prima che sia troppo tardi.
Ma eccoli nel dettaglio!
1) La critica
Quando ci si lamenta o si critica il comportamento del proprio partner, tutto sommato, è ancora possibile salvarsi; invece quando si critica il carattere, beh allora siamo di fronte ad un grosso grosso problema. Ad esempio, se dici al tuo partner “vorrei davvero che mi aiutassi a pulire casa, c’è molto lavoro da fare e io sto facendo tutto da sola”, stai esprimendo un reclamo legittimo. Ma se invece dici “sei solo un idiota egoista, non pensi mai a come mi sento o a tutto il lavoro che faccio per te”, allora stai criticando la persona, non il suo comportamento. Se questo tipo di critiche sono la normalità nella tua relazione beh allora “Houston abbiamo un problema”. Ogni tanto è infatti normale litigare e dire cose che non si pensano, ma se questo diventa l’unico modo per sollevare i problemi, allora la situazione è davvero andata troppo oltre. Infatti quando le critiche sono costanti, c’è il rischio che diventino qualcosa di distruttivo.
Una buona comunicazione è alla base di ogni relazione sana e felice
Cerchiamo sempre di parlare con rispetto e amore al nostro partner e ricordiamoci che una critica costruttiva può portare ad una crescita positiva nella relazione, mentre le critiche distruttive portano solo alla morte della relazione.
2) Il disprezzo
Significa non rispettare l’altro, farlo sentire inutile, trattarlo con sarcasmo, prenderlo in giro o deriderlo; insomma trattarlo parecchio male. Quando il disprezzo entra in una relazione allora la relazione è giunta al capolinea perché significa che la coppia ha perso il rispetto reciproco perché non c’è più amore ma solo animosità e risentimento. Se lo stai subendo, è il momento di fermarti e riflettere sul tuo rapporto, se invece lo stai dando, chiediti perché stai ancora con il tuo partner. Senza rispetto reciproco è difficile mantenere una relazione sana, se vuoi che la tua relazione abbia successo, devi rispettare il tuo partner e trattarlo con gentilezza e affetto.
3) L’ostruzionismo
Questo approccio freddo e distante è spesso una reazione al disprezzo, e quando si manifesta, la comunicazione diventa difficile se non impossibile. Il partner che ostruisce può evitare il contatto visivo, ritirarsi emotivamente, oppure smettere completamente di rispondere. Quando si arriva a questo punto, significa che la relazione è in grave pericolo. Se ti ritrovi in una situazione in cui preferiresti fare qualsiasi cosa piuttosto che avere una conversazione con il tuo lui o la tua lei, potrebbe essere giunto il momento di considerare se la tua relazione abbia ancora ragione di esistere.
4) La difesa
Spesso scatta quando si percepisce una critica, reale o anche solo immaginata ed in questi casi si cerca di proteggersi con una contro-lamentela. Colpevolizziamo il nostro partner per quanto ci viene chiesto di fare, anziché assumerci la responsabilità per il nostro comportamento. Un esempio? Se diciamo al nostro partner che ci sembra che la nostra vita sessuale sia diventata noiosa e che non ci sentiamo ascoltate, ecco come potrebbe rispondere in modo difensivo: “Se non fossi sempre così stressato, forse avrei più voglia di fare l’amore con te.” La difesa non fa altro che scaricare la responsabilità sull’altro, facendolo sentire invisibile e non considerato. E allora che fare? Anziché incolpare l’altro, cerchiamo di assumerci una parte di responsabilità e di ascoltare quello che il nostro partner vuole dirci.
Ecco invece le 6 regole salva coppia indicate dal dottor John Gottman
Buona mente
Massimo
Ricerca:
(1) The Gottman Institute. The Four Horsemen: Criticism, Contempt, Defensiveness, and Stonewalling.