Il segreto per Comunicare Brutte Notizie

AudiMente
3 min readJan 8, 2024

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Scopri come trasmettere brutte notizie con chiarezza ed empatia. Un approccio diretto e rispettoso che rivoluziona la comunicazione nelle situazioni delicate.

Ahinoi tutti abbiamo dovuto, o prima o poi dovremo comunicare qualche cosa che non vorremmo come ad esempio la fine di una una relazione sentimentale oppure una cattiva notizia di salute o peggio ancora di morte.

Ci sono, sfortunatamente, momenti in cui non possiamo sfuggire al nostro dovere e dobbiamo per forza dare questa “maledetta” brutta comunicazione.

E quando ciò accade, sorge sempre la questione di come farlo.

Come comunicare le brutte notizie?

È meglio dirle come stanno, in modo diretto “duro e puro”, oppure sarebbe meglio “ammorbidirle”, “addolcirle” con parole rassicuranti per cercare di ferire il meno possibile i sentimenti del destinatario?

Una ricerca (1) afferma che è molto meglio andarci giù diretti ed infliggere il colpo rapidamente senza fronzoli di alcun tipo.

APPROFONDIMENTO: 5 modi per riuscire a gestire le brutte notizie

I ricercatori hanno coinvolto 145 partecipanti, confrontandoli con vari scenari in cui ricevevano diversi tipi di brutte notizie come ad esempio la fine di relazioni, licenziamenti, annunci di malattie come anche di morte propria o di cari.

In tutti gli scenari i volontari si erano trovati di fronte a due approcci differenti: brutte notizie comunicate senza mezzi termini o brutte notizie addolcite e rese quindi più digeribili.

Ai partecipanti era stato chiesto di valutare ciascun messaggio negativo e di individuare quale dei due approcci fosse il migliore quando ricevevano delle brutte notizie.

Ebbene quasi tutti i partecipanti sono stati concordi nell’affermare che le comunicazioni dovevano essere sempre chiare e franche senza addolcimenti di alcun tipo.

Tuttavia, sono emerse differenze a seconda dei diversi tipi di brutte notizie ricevute.

Ad esempio i ricercatori hanno scoperto che le comunicazioni negative, legate alle relazioni sociali, dovrebbero essere si fatte in modo diretto, ma con un leggero addolcimento come segno di cortesia e considerazione verso chi le riceve.

Un diretto ‘ti lascio’ potrebbe essere troppo pesante. Tutto ciò di cui ha bisogno la persona a cui lo stai comunicando, è un addolcimento del tipo ‘dobbiamo parlare’. Solo un paio di secondi per permettere a quella persona di elaborare che sta per ricevere una brutta notizia”

spiega il Prof. Manning, capo progetto della ricerca.

Allo stesso tempo, le brutte notizie legate a “fatti fisici” come malattie o morte, sarebbe meglio comunicarle direttamente, senza addolcimenti.

Tuttavia, i ricercatori riconoscono che esistono alcune situazioni di “fatti fisici” in cui questa regola non va seguita; cioè quando il messaggio negativo va a modificare i sistemi di credenze* della persona a cui va comunicata una brutta notizia.

“I sistemi di credenze delle persone sono il loro riferimento e quindi il loro punto più delicato. Quindi, qualsiasi messaggio che influisce sul loro sistema di credenze, cioè sulla loro identità personale, necessita di una presentazione più delicata”

afferma il Prof. Manning,

Ad esempio se nella tua famiglia sono morti in parecchi causa tumore e so che tu hai una paura estrema di questa malattia, allora quando dovrò comunicarti di un tumore cercherò in tutti i modi di addolcire tale comunicazione negativa.

APPROFONDIMENTO: Resilienza per poter affrontare le brutte notizie

Gli autori della ricerca sottolineano che, nonostante l’opinione comune sostenga da sempre che i messaggi negativi debbano essere addolciti, il loro studio suggerisce che questo approccio è utile solo per chi sta comunicando la notizia e non per la persona che la riceve.

Buona mente

Massimo

  • I sistemi di credenze, in psicologia, sono l’insieme di aspettative, ipotesi o convinzioni, consapevoli od inconsapevoli, che una persona accetta come autentica spiegazione del mondo in cui vive.

Immagine Credit: Film “La pazza gioia” di Paolo Virzì

Ricerca

(1) “Bad news first: How optimal directness depends on what is negated” di Alan Manning Brigham Young University, Provo, UT, US e Nicole Amare University of South Alabama, Mobile, AL, US https://ieeexplore.ieee.org/document/8013959

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