Il silenzio offre numerosi benefici per il nostro benessere mentale. Riscopri la calma e la serenità del silenzio attraverso alcune semplici abitudini quotidiane.
Facciamo un esperimento semplice semplice, ok?
Immagina per un momento di sederti e chiudere gli occhi, bene ora prova a concentrarti sui suoni che ti circondano.
Dai provaci, bastano solo 60 secondi.
3,2,1 fai un bel respiro profondo e.. ascolta..
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Fatto? Che cosa hai sentito?
Parecchi rumori vero?!
Questo breve esercizio serve a mettere in luce una realtà ahimè trascurata cioè che viviamo immersi in un mondo di rumori.
Rumore Compagno di Vita
Secondo il professor Daniel Lieberman (1), antropologo dell’Università di Harvard, l’evoluzione ci ha portato a ridurre progressivamente molti dei nostri stimoli sensoriali. Infatti viviamo in ambienti artificiali controllati, dove i nostri sensi sono attenuati.
Ad esempio oggigiorno percepiamo meno le variazioni di temperatura tra estate ed inverno perché trascorriamo gran parte del tempo in edifici con riscaldamento o climatizzazione.
Anche il nostro olfatto è meno allenato, perché non dobbiamo più annusare ciò che mangiamo per verificare se un alimento è sicuro o meno.
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Eppure, il professor Lieberman sottolinea che questa regola non vale per tutti i nostri sensi. L’ambiente moderno non ha infatti eliminato i rumori, anzi, li ha amplificati.
Il risultato?
Il rumore ci accompagna costantemente h24 7 su 7 dovunque, a volte senza neanche rendercene conto. Il rumore è diventato infatti il nuovo “sfondo musicale” della nostra vita, ma il nostro cervello?
Non se la passa molto bene infatti si è evoluto in un contesto molto più silenzioso e quindi non è abituato a gestire tutto questo rumore di fondo.
Secondo un Report Istat del 2023 (2), più di 7 milioni di italiani vivono in ambienti dove vi è una forma di inquinamento acustico, negli Stati Uniti sono addirittura 200 milioni.
A livello globale il silenzio naturale (cioè assenza di rumore umano) è diventato una risorsa sempre più rara e possiamo affermare con certezza che questo tipo di silenzio si sta estinguendo sempre più.
Gordon Hempton, ecologo acustico americano, ha dedicato la sua vita a documentare questa situazione. Per oltre 30 anni ha viaggiato in ogni angolo del pianeta, classificando e mappando i suoni della natura e cercando il più raro di tutti: il silenzio ancestrale. Nel corso delle sue spedizioni, Hempton ha identificato circa 50 luoghi dove non si percepisce alcun rumore umano per chilometri.
Anche se non ce ne rendiamo conto questo vivere immersi costantemente nel rumore non ci fa bene, ha infatti implicazioni dirette sulla nostra salute sia fisica che mentale.
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Rumore e Stress: Un Legame Pericoloso
Per millenni gli esseri umani si sono infatti evoluti in un ambiente sonoro molto più tranquillo.
Per i nostri antenati i rumori forti erano segnali di pericolo con il conseguente rilascio di ormoni dello stress come adrenalina e cortisolo. Al ruggito di un predatore, un temporale improvviso o una frana bisognava infatti reagire con la lotta o con la fuga.
Oggi, i rumori di fondo come il traffico o le sirene possono anche loro innescare questa stessa reazione e, mentre noi non ce ne rendiamo nemmeno conto tanto ci siamo abituati, il nostro organismo lo percepisce eccome. Il rumore è ora una presenza quasi continua, trasformando quella che una volta era una risposta salvavita in una fonte continua di stress.
E gli effetti si fanno sentire parecchio.
Una ricerca (3) finanziata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato infatti che l’esposizione al rumore del traffico è responsabile della perdita di oltre 1,5 milioni di anni di vita sana ogni anno in Europa occidentale, oltre a causare più di 2000 infarti mortali all’anno.
Ma non solo: i ricercatori hanno anche evidenziato che il rumore notturno interrompe i cicli del sonno della maggior parte dei cittadini europei, influenzando negativamente la qualità del loro riposo. Inoltre, un incremento di soli 10 decibel nel rumore ambientale è stato associato a un aumento del 28% nell’uso di farmaci ansiolitici.
Il Silenzio: Una Risorsa Preziosa
Paradossalmente, mentre il rumore cresce, il silenzio diventa sempre più raro e, per molti addirittura pauroso.
Alcuni ricercatori della Monash University in Australia (4) avevano chiesto a degli studenti di trascorrere del tempo in silenzio e di descrivere le loro sensazioni. Ebbene la maggior parte dei volontari aveva trovato il silenzio inquietante.
“La mancanza di rumore mi metteva a disagio, sembrava quasi minacciosa,”
aveva scritto uno studente.
“Forse perché oggi siamo costantemente circondati dai media, abbiamo sviluppato una paura della pace e del silenzio,”
aveva aggiunto un altro.
Eppure, è proprio il silenzio a farci bene. I ricercatori dell’OMS (3) hanno infatti evidenziato che il silenzio:
– rigenera il cervello: due ore di silenzio possono stimolare la crescita di nuove cellule nell’ippocampo, una regione legata alla memoria.
– riduce lo stress: due minuti di silenzio portano ad un calo significativo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca rispetto ad altre tecniche di rilassamento.
– migliora la concentrazione: ambienti silenziosi favoriscono la memoria, l’apprendimento e la produttività.
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